L’attività didattica “ORIENTA-MENTE” è stata organizzata in modo trasversale tra le Scienze Motorie e le Scienze della Terra dal Prof. R. Tambolini e dalla Prof. ssa A. O. Veronico come proposta educativa di Orienteering – lo sport dei boschi – per promuove il rispetto dell’ambiente, stimolare lo spirito di indipendenza, di intraprendenza e l’uso ricreativo delle aree verdi.
L’Orinteering è una disciplina sportiva, nata all’inizio del XX secolo nei paesi scandinavi. In Italia l’orienteering fece la sua comparsa nel 1974. Si tratta di una attività motoria che permette di esplorare consapevolmente il territorio, quindi si svolge prevalentemente all’aperto, a contatto con la natura quindi verde, boschi e terreno di qualunque tipologia. La gara di corsa di orientamento è una prova a cronometro che si svolge su un terreno vario, dove il concorrente, in possesso di una bussola e una cartina topografica sulla quale è tracciato il percorso da eseguire, deve raggiungere il traguardo passando attraverso una serie di punti di controllo numerati progressivamente, chiamati lanterne (oggetto a forma di prisma a tre facce). Ogni lanterna, che è contraddistinta da un suo codice, ha una punzonatrice con la quale deve punzonare il cartellino di gara (che gli è stato consegnato alla partenza) nella casella corrispondente a quel punto di controllo. L’UdA ha previsto oltre allo studio teorico riguardante l’orientamento terreste e delle regole della disciplina sportiva anche attività di laboratorio durante le quali i ragazzi sono stati impegnati nella costruzione delle lanterne, nella ricerca della pianta topografica del giardino dell’Istituto scolastico ed infine nella simulazione di una gara di Orienteering. Le attività di laboratorio hanno stimolato la creatività, la manualità, la fantasia e il problem solving qualità che hanno portato alla sostituzione dei punzonatori, piuttosto costosi, con pennarelli colorati.